Viaggiando nella val d’Adige da sud verso nord, il primo comune trentino che si incontra è Avio, che si trova circa a metà strada tra Verona e Trento.
La piccola frazione di Sabbionara ospita uno dei più famosi castelli trentini.
Si tratta di uno splendido castello medioevale, di proprietà dal FAI, che ne cura anche la gestione.
Per arrivare al castello, si deve attraversare il borgo antico di Sabbionara. Si lascia quindi la macchina nel piccolo parcheggio (circa 15 posti auto) proprio sotto i primi ruderi, dove inizia il sentiero che porta al castello.
Il sentiero, lungo l’ultima parte, costeggia un ruscello e già sembra di essere catapultati indietro nel passato.
Entrati dalle mura, si paga il biglietto e si sale verso la Casa delle Guardie.

Il FAI ha creato una meravigliosa caccia al tesoro dedicata ai bambini, chiamata “I sette doni dell’Imperatore”. Alle casse vengono consegnate ai piccoli una mappa, una scatolina di cartone destinata a contenere le “lettere dell’Imperatore” ed una chiave “magica” per aprire alcuni forzieri che si trovano lungo il percorso.

L’itinerario da seguire per trovare i doni permette di visitare l’intero castello, dalla cima del Mastio ai sotterranei, dalla Casa delle Guardie al Palazzo Baronale.

I bambini devono cercare i 7 doni portati all’Imperatore e quindi, per ogni dono, la pergamena che che accompagnava ciascun dono.

Trovata la lettera, i bambini devono metterla nella propria scatolina. Solo chi individuerà i 7 doni e troverà le 7 lettere riceverà il diploma finale di cortigiano!

La ricerca dei doni permette di capire molto sulla vita nel medioevo e sul funzionamento del castello.
La ricerca è davvero molto divertente ed intelligente, perchè, ogni volta, i piccoli devono ingegnarsi con qualcosa di diverso. Anche noi grandi ci siamo molto divertiti ed abbiamo imparato moltissimo sul castello.

La prima tappa è la Casa delle Guardie, magnificamente affrescata alla moda veronese del Trecento. Dall’anticamera (stanza della scacchiera) si accede alla celebre stanza delle Guardie.

La leggenda narra che ai condannati a morte, destinati ad essere impiccati nella Torre Picadora, venisse offerta la possibilità di salvarsi se, indicando bendati delle lettere sul muro, fossero riusciti a formare una frase di senso compiuto.
Non serve precisare che i nostri tentativi (anche senza essere bendati) sono stati disastrosi e saremmo finiti dritti, dritti nella Torre Picadora… 🙂

Per arrivare al Mastio si percorre il giro delle mura, attraversando cinque porte, ognuna anticamente dotata di ingegnosi metodi di difesa.

Il Mastio è l’imponente torre a pianta esagonale che risale all’anno 1000 ed è la costruzione più antica del castello.
Dal piano terra, dove si trova la “muda” (la prigione) si sale fino in cima al Mastio, passando per la bellissima “Camera d’Amore” magnificamente affrescata nel 1300.

Dopo aver trovato i doni nell’enorme cucina e nei sotterranei, abbiamo visitato il Palazzo Baronale che si affaccia sulla corte, dove si conserva una vera da pozzo quadrangolare, che serviva una grande cisterna.
La caccia al tesoro è finita proprio sopra alla Casa delle Guardie ed è stato davvero un peccato, tanto ci è piaciuta.
I colori autunnali e il fatto che, pur essendo sabato pomeriggio, fossimo gli unici visitatori del castello, ha reso la nostra visita davvero memorabile.

INFO PRATICHE
Il parcheggio sotto il castello non è molto capiente (15 macchine), se dovesse essere pieno, si deve cercare parcheggio nella piazza della chiesa o nelle stradine vicine.

La visita al castello non è adatta ai bambini molto piccoli e a quelli che non vogliono mai scendere dai passeggini. Ci sono parechie scale e salite/discese.

La biglietteria ospita anche un piccolo book-shop con dei libri per bambini molto belli.

La visita al castello dura circa 2-3 ore. Davanti alla biglietteria è possibile fermarsi a mangiare e bere qualcosa (non c’è il bar, ma un paio di distributori automatici). Usciti dal castello sono indicate alcune passeggiate in mezzo al bosco, anche lungo il ruscello.
Altre info sul sito sito del Castello.