Museo di storia naturale

Il museo civico di Verona è uno dei più importanti e prestigiosi musei di storia naturale in Italia ed in Europa.

Si trova in lungadige Porta Vittoria, quasi di fronte al ponte Navi, ed è ospitato nello splendido palazzo Pompei, opera rinascimentale di Sammicheli: uno degli edifici più belli di Verona.

palazzo pompei

Una visita al museo di storia naturale è un classico da proporre ai bambini, specialmente in una fredda e piovosa giornata invernale!

All’ingresso del museo è ospitata in questi mesi una piccola mostra dedicata alle palafitte e abbiamo dedicato del tempo a leggere quanto riportato nelle bacheche informative, dato che le bambine stanno studiando proprio queste cose a scuola.

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Dal salone d’ingresso del museo si entra quindi nelle sale espositive vere e proprie e si è subito catapultati indietro di 50 milioni di anni. La prima sala che si visita è infatti dedicata alla meravigliosa collezione di fossili provenienti da Bolca.

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Le bambine sono rimaste a bocca aperta ad ammirare i pesci fossili e non riuscivano a capacitarsi che in un luogo di montagna vi fosse il mare e che i pesci si siano ora pietrificati…

fossili di bolca

Si entra poi nella sala dedicata ai minerali, un tema molto complesso e difficile da capire per le bambine. Loro hanno però trovato ugualmente il modo di divertirsi, scegliendo il loro minerale preferito tra le decine di tipi esposti ed imparando il suo nome.

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Si salgono le scale e si entra quindi nelle sale dedicate al regno animale: sono esposte sia forme di vita molto semplici (spugne e coralli), sia, soprattutto, pesci e mammiferi.

Al centro di una stanza, si trova il più grande reperto conservato al museo: il cranio (lungo quasi 4 metri) di una balenottera comune speronata da una nave nel golfo di Genova negli anni Settanta.

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Nelle sale successive si ammirano molti animali (imbalsamati) europei e africani.

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Si accede poi al salone “Acqua Terra Aria” dove vengono mostrati gli adattamenti degli animali nei diversi ambienti che compongono il pianeta e le vicende evolutive che hanno portato alla conquista delle acque, della terraferma e dell’aria.

galleria aria acqua terra

Percorrendo la rampa si giunge fino agli animali che vivono nelle nostre regioni.
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Infine, si entra nelle stanze che ospitano gli insetti, che tanto hanno affascinato le bambine. Abbiamo imparato che questi esseri viventi sono i più numerosi abitanti della terra e che appartengono al più grande gruppo del regno animale: gli artropodi.
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La visita prosegue nelle sale dedicate alla geologia stratigrafica, materia un po’ troppo complessa per le nostre bambine, che ugualmente si sono divertite a cercare i paesi che conoscono nei plastici geologici della zona veronese e del lago di Garda.
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Nelle ultime sale si sono soffermate ad ammirare il cranio di un mammut, lo scheletro di un orso, le fauci di un leone delle caverne e le corna di cervo.
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Prima di uscire abbiamo visitato con calma l’ultima saletta, di fronte alla biglietteria, dedicata alla presitoria della regione veronese.

Abbiamo “ritrovato” i nostri luoghi… Dalle incisioni rupestri del Monte Luppia ai materiali riguardanti le palafitte che provengono dai siti sommersi di Cisano e Pacengo. Abbiamo ammirato quanti oggetti in bronzo siano stati scoperti nei siti archeologici di Peschiera, le cui palafitte sono state le prime a essere scoperte in Italia nella metà dell’Ottocento.

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Le bambine sono rimaste inoltre rapite nel vedere come venivano sepolti i morti in epoca preistorica, potendo vedere con i loro occhi tre diverse sepolture complete degli scheletri e dei corredi originali.

INFO PRATICHE:

Con i bambini al seguito, la visita al museo dura circa 2 ore. Il museo meriterebbe molto più tempo, ma l’attenzione dei bambini, dopo un’ora e mezza cala drasticamente…

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Prezzi e altre informazioni sul sito del museo.

Da ottobre a maggio, la prima domerica del mese si entra al museo pagando solo 1 euro (gratis per i bambini con meno di 7 anni). Info qui

Il museo è su 2 piani, ma ci sono ascensori per chi ha il passeggino al seguito.

Dove parcheggiare? Durante il fine settimana si può provare a parcheggiare negli stalli blu della zona universitaria o nel parcheggio a pagamento interrato sotto il Polo universitario Zanotto.

A circa 400 metri dal museo si trova il grande e nuovo parcheggio a pagamento “Centro” (ex gasometro), con un’uscita pedonale all’altezza del ponte Aleardi. Dal parcheggio parte anche una navetta per piazza Bra.

Visitato il museo, si può fare un giro in centro a piedi: attraversato il ponte Navi (di fronte al museo) si è già in via Leoni e quindi in piena zona pedonale; in qualche minuto a piedi si raggiunge via Cappello e piazza Erbe.

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