Ieri pomeriggio siamo andati alla scoperta del forte di Rivoli, chiamato anche forte Wohlgemuth.
Si tratta di una fortezza militare costruita e metà 1800 quando questa zona apparteneva all’impero austriaco. Quando nel 1866 il Veneto passò al Regno d’Italia, il forte passò sotto il controllo dell’esercito del Regno d’Italia e rappresentava, insieme agli altri forti di cui è ricca la zona, un fondamentale baluardo difensivo, considerando che il confine tra il Regno d’Italia e l’Impero austro-ungarico correva pochi chilometri a nord.
Bisogna ricordare che la val d’Adige era, allora, come adesso, la principale via d’accesso tra l’Europa centrale ed il nord Italia. Il forte sorge su uno sperone roccioso da cui si gode una vista meravigliosa, in particolare sull’ansa della Chiusa.
Non è stato predisposto alcun fossato sui lati esposti del forte, in quanto la posizione strategica a precipizio sulle rocce scoscese garantiva una certa inattaccabilità. La sua conformazione permetteva ai soldati di poter puntare il fuoco in un arco completo di 360 gradi.
Il forte, costruito in marmo e pietra, è formato da un corpo principale con una doppia casamatta di forma cilindrica sovrapposta.
Dall’ingresso del forte si vede distintamente il forte San Marco, il forte Molinnary di Monte (che ci siamo ripromessi di visitare uno dei prossimi fine settimana), il forte di Ceraino e quello della Chiusa.
Lungo la stradina di accesso al forte, si trovano esposti alcuni cannoni ed altri pezzi d’artiglieria su cui le bambine si sono divertite a salire.
Il forte è di proprietà del comune di Rivoli veronese ed ospita il museo Walter Rama, dedicato al ricordo e alla documentazione della Grande guerra. Gli oggetti esposti sono stati trovati sui campi di battaglia della Grande Guerra in anni di ricerche della famiglia Rama oppure donati da privati.
Le bambine hanno trovato interessante la ricostruzione di una baracca utilizzata durante la guerra, la ricostruzione di un ufficio postale di guerra e la stanzetta dedicata ad Albino Turri, pioniere del paracadutismo mondiale.
All’interno del forte è presente un piccolo cortile rotondo, sotto il quale si trova la cisterna con il pozzo.

Rivoli si trova a pochi chilometri da Caprino e quindi da Garda. Arrivati alla chiesa di Rivoli, si trovano le indicazioni per raggiungere il forte.
Si parcheggia gratuitamente in un grande prato alla base del forte e si sale a piedi in pochi minuti lungo una strada non asfaltata.
La visita è adatta anche ai bambini piccoli.
Il forte è aperto solo alla domenica pomeriggio. Ingresso: 5 euro per gli adulti e gratis per i bambini.
Altre info sul sito del museo Rama.

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